Domenica 22 dicembre, alle ore 17.00, la Banda comunale Donizetti di Casalecchio di Reno (BO) si è esibita in un concerto natalizio, nello spazio riservato agli eventi del Centro commerciale Vialarga a Bologna.
La location e il particolare giorno hanno contribuito ad assicurare un grande afflusso di persone: da un lato chi desiderava presenziare all’esibizione musicale; dall’altro chi transitava – fermandosi incuriosito – nell’area, intento a fare le ultime compere in vista delle festività.
Per più di due ore la galleria si è immersa in una magia che soltanto la musica può regalare; specialmente quella suonata con passione, la stessa che lega tutti i componenti della banda in questione.
All’evento eravamo presenti anche noi: nel podcast, per voi, una breve intervista al direttore, Massimo Sgargi, rilasciata appena prima dell’inizio del concerto.
Come da lui illustrato, il repertorio presentato è stato molto variegato: da colonne sonore di illustri film a medley natalizi, passando per Johann Sebastian Bach.
L’atmosfera respirata per tutta la durata dell’evento è stata molto festosa: a questo hanno in parte contribuito i musicisti, che si sono esibiti indossando il tradizionale cappello rosso e bianco di Babbo Natale.
Festosa, dicevamo, innanzitutto per via dei brani eseguiti, seppur non tutti tipicamente natalizi; ma anche per la magia che la banda è riuscita a trasmettere grazie alla competenza professionale dei singoli musicisti e al loro affiatamento, emerso chiaramente durante l’esibizione.
La Banda Donizetti, presieduta da Michele Arbizzani, ha sede in via Cavour 10 a Casalecchio di Reno (BO).
Diretta dal Maestro Massimo Sgargi, dal termine della pandemia da Covid 19 ha ripreso con fervore la propria attività concertistica, che coniuga le manifestazioni civili e religiose.
Risalente all’Ottocento, nel 1911 vinse il 2° premio al Concorso Nazionale di Torino. Due anni dopo – nel 1913 – conquistò la vittoria al Concorso di Vignola.
Rimasta attiva durante la Grande guerra, in occasione del secondo conflitto mondiale sospese invece la propria attività. Al termine, grazie anche alla presenza delle Autorità comunali, la banda fu ricostruita e prese il nome di Banda municipale Gaetano Donizetti.
Grazie al contributo economico del cav. Ovidio Vignoni, industriale dell’epoca molto amante alla banda e sensibile alle sue esigenze, furono acquistati le divise dei suonatori e gli strumenti musicali che mancavano.
Ad oggi, accanto ai componenti storici, la banda può contare anche su alcuni elementi molto giovani: sono soprattutto gli studenti che frequentano la scuola istituita dalla banda stessa, con il prestigioso intento di diffondere la pratica degli strumenti a fiato e della musica d’insieme.