«Dobbiamo tenere accesa la memoria. “La farfalla impazzita” non è solo un film storico, ma un film necessario per non dimenticare, un omaggio a tutte le vittime della Shoah e un monito affinché simili atrocità non si ripetano mai più». Con queste parole, la protagonista intensa Elena Sofia Ricci presenta il film che il 29 gennaio andrà in onda in prima serata su Rai1 per la regia di Kiko Rosati prodotto da 11 Marzo Film in collaborazione con Rai Fiction. La nota attrice presta volto e anima a Giulia Spizzichino, ebrea romana segnata dallo sterminio nazista di ventisei membri della sua famiglia tra le Fosse Ardeatine e Auschwitz, che si è battuta per l’estradizione e la condanna di Erich Priebke. Tratto dall’omonimo libro di Giulia Spizzichino e Roberto Riccardi pubblicato da Giuntina su soggetto di Mauro Caporiccio che ha firmato la sceneggiatura con Andrea Porporati, con la collaborazione di Maria Porporati, il film è una testimonianza di coraggio e ricerca di giustizia. Erich Priebke, esecutore materiale della strage delle Fosse Ardeatine, fu rintracciato in Argentina e la Spizzichino si è battuta per la sua estradizione e condanna, riaprendo le tante ferite del suo passato. In terra argentina, Giulia ha trovato inaspettatamente una sorellanza che le ha dato una forza che non pensava di avere, quella delle Madri di Plaza de Mayo. «Questo film parla a tutti, non solo dell’Olocausto, ma anche dei desaparecidos in Argentina – ha detto la Ricci – questa unione tra tutte queste donne, che quando si uniscono sono una superpotenza. Così come molto forte è la testimonianza durante il processo che non riguarda solo la storia di Giulia e degli ebrei, ma di tutti quelli che morirono alle Fosse Ardeatine. Ho chiesto di prendere in prestito una frase di Camilleri: quando Giulia fa la conferenza in Argentina dice: ‘tutti i carnefici sono carnefici, tutte le vittime sono vittime in ogni tempo e in ogni luogo’. Altra cosa che ha detto, quella relativa al fatto che i colpevoli di questi orrori non sono uomini, ma sono bestie. Faccio dire a Giulia Spizzichino quello che disse Andrea Camilleri, ossia che non è vero che sono come le bestie, sono peggio: le bestie uccidono per paura, per fame, gli uomini per gelosia, per il potere, per denaro e questo li rende colpevoli. E noi oggi siamo colpevoli, per questo motivo questo film è importante». Nel cast troviamo anche Massimo Wertmüller, Jürgen Heinrich, Josafat Vagni, Fulvio Pepe, Mariangeles Torres.