Monte San Savino (Arezzo) – Non solo Kostas Charitos, il burbero e abitudinario commissario di polizia di Atene andato in scena su Raiuno.
Stefano Fresi accetta un’altra sfida con il teatro di Giacomo Battiato. Il Teatro Verdi di Monte San Savino propone ora l’attore romano che porta in scena “Dioggene”, spettacolo in programma sabato 23 novembre con inizio alle 21:15.
La colonna del numero tre – “Dioggene”, scritto e diretto da Giacomo Battiato, è diviso in tre quadri, tre monologhi in tre lingue diverse (volgare toscano, romanesco e italiano contemporaneo) ciascuno con atmosfera, tono e stile differente, e ruota intorno a un unico personaggio, un attore famoso di nome Nemesio Rea.
Nel primo quadro, “Historia de Oddi, bifolcho”, Nemesio interpreta un proprio testo, scritto in volgare duecentesco. È la storia di un contadino toscano che ha partecipato alla battaglia di Montaperti in cui Siena e Firenze si sono scontrate.
Nel secondo quadro, “L’attore e il buon Dio”, Nemesio è nel suo camerino poco prima di andare in scena, raccontando della appena avvenuta rottura con la moglie, tra pianti, grida e insulti.
Nel terzo quadro, “Er cane de via der fosso d’a Maijana”, Nemesio vive felice in un bidone dell’immondizia. Ha lasciato tutto, la sua professione e la sua vecchia vita. Ha deciso, come il filosofo greco Diogene, di rifiutare ogni ambizione e possesso per essere libero di parlare del vero senso della vita.
In ognuno dei tre quadri, apparentemente diversi tra loro, vengono dunque trattati gli stessi temi: la violenza degli uomini, l’umana stupidità, la guerra, il bisogno di bellezza e di amore. In “Dioggene” Stefano Fresi si mette a nudo sulla scena con accanto a lui un solo elemento scenografico, diverso nei tre quadri: un mostruoso spaventapasseri, un’armatura, un bidone dell’immondizia. Tre simboli (paura, morte, rifiuti) in uno spettacolo che, a dispetto della violenza, della rabbia, delle ansie e del dolore trattati, grida un appello alla meraviglia del mondo e della vita.
L’evento è a cura di Comune di Monte San Savino, Fondazione Toscana Spettacolo onlus, Officine della Cultura e A.S. Monteservizi.
Info e prevendite presso Monte San Savino, Ufficio Cultura – Palazzo Galletti, tel. 0575 8177272 e Officine della Cultura, tel. 338 8431111.
Un commissario greco – Stefano Fresi è reduce dal successo della fiction “Kostas”, andata in onda in quattro puntate su Raiuno a partire dallo scorso 12 settembre.
Prodotta da Palomar in collaborazione con Rai Fiction, per la regia di Milena Cocozza, la serie era ambientata nella Grecia del 2009, dove Kostas Charitos era a capo della Sezione Omicidi della Polizia di Atene.
Scomodo, ruvido, ma mosso da un profondo senso di giustizia, Kostas è il commissario creato da Petros Markaris, sceneggiatore e scrittore di fama internazionale grazie ai romanzi dedicati a un personaggio d’altri tempi.