” I miei film ruotano sempre intorno a temi come la passione, il tradimento? Beh, è dai tempi degli antichi greci che succede”: con queste parole Woody Allen ha risposto a chi gli fa notare che Coup de chance (in Italia, Un colpo di fortuna) – in uscita il 6 dicembre -, la sua ultima cinquantesima fatica cinematografica presentata fuori concorso all’80esima Mostra del Cinema di Venezia , non è così diversa dagli altri film girati precedentemente. In un capolavoro come Match Point, Woody Allen racconta al pubblico quanto l’universo sia indifferente rispetto ai nostri destini e lo fa con il suo consueto stile e l’inarrivabile ironia. Questa volta al cinema vedremo una commedia dalle venature thriller interamente girata in lingua francese; a riguardo il noto regista ha affermato: “Inizialmente avevo in mente una coppia di americani che vivono a Parigi ma, poi, ho pensato che poteva essere la mia occasione per sentirmi davvero un regista europeo. De resto sono cresciuto guardando film francesi, italiani… E amo Parigi, la conosco piuttosto bene. Ogni tanto, mi propongono di andare a fare un film in nazioni di cui non so nulla. Mi dicono che se lo ambiento, per dire in Finlandia, loro trovano i soldi. Il problema è che non so come fare se non so nulla del Paese che dovrebbe fare da sfondo alla storia”.
Jean e Fanny sono una coppia sposata, assai benestante e in apparenza perfetta. Il marito è un risoluto uomo d’affari, convinto che non si è mai abbastanza sexy e ricchi. La moglie, reduce da un matrimonio fallimentare con un musicista tossico, ha trovato in quel manager di successo risoluto e volitivo la sicurezza e la stabilità. Riposti nell’armadio il sogno, le proprie tendenze artistiche e la propria indole ribelle, la donna lavora in una lussuosa casa d’aste. Tuttavia, l’incontro fortunato con un ex compagno di scuola, scrittore e bohemien squattrinato, spariglia le carte. Fanny riscopre passioni adolescenziali che credeva sopite. Forse è stanca di trascorrere i weekend nella faraonica villa di campagna, del futile chiacchiericcio consumato in ristoranti stellati, di bottiglie di Bordeaux dal prezzo proibitivo e soprattutto di essersi trasformata in una moglie trofeo. Solo che Jean non è affatto intenzionato a permettere alla consorte di cambiare vita e soprattutto marito. La differenza che fa Coup de Chance sta nel raccontare questa vicenda con la ricchezza frugale tipica delle più riuscite commedie; si tratta infatti di un film soave e dal gusto frizzante che non si dimentica. Ancora una volta, il grande regista americano ci ricorda quanto siano la fortuna e il caso a determinare le nostre vite.