Martedì 4 febbraio, alle ore 18.00, il Teatro Trianon Viviani di Napoli ospiterà “Studio su Miseria e Nobiltà”, un evento che segna la conclusione della prima fase del progetto “Civiltà teatrale napoletana”. Questo percorso formativo, promosso dal Comune di Napoli e realizzato da Sanitansamble EF con la collaborazione di Prospet Promozione Spettacolo e Associazione Assoli, ha offerto a giovani aspiranti attori, cantanti e musicisti un’occasione unica per approfondire la tradizione teatrale partenopea.
L’iniziativa, nata in occasione del centenario della scomparsa di Eduardo Scarpetta, ha permesso ai partecipanti di immergersi nella storia del teatro napoletano attraverso un mese di attività laboratoriale. Il progetto ha affrontato uno dei testi più celebri della commedia napoletana, “Miseria e Nobiltà”, opera simbolo del repertorio scarpettiano che con ironia e acume racconta le vicende di Felice Sciosciammocca e dei suoi stratagemmi per risalire la scala sociale.
“Studio su Miseria e Nobiltà” rappresenta un’importante occasione di approfondimento culturale, come sottolineato da Sergio Locoratolo, coordinatore delle politiche culturali del Comune di Napoli: “Questo progetto non solo rende omaggio a Scarpetta, figura fondamentale della commedia partenopea, ma offre ai giovani talenti la possibilità di riscoprire e valorizzare le proprie radici artistiche. Il teatro è uno spazio di crescita e confronto che unisce passato e futuro, cultura e società”.
Lo spettacolo vedrà la partecipazione di un gruppo di giovani interpreti che hanno lavorato sotto la guida di Roberto Capasso, con il supporto di Vittorio Borrelli e Maria Chiaravalle. Pur non essendo una messinscena definitiva, la rappresentazione offrirà una versione studiata e arricchita di “Miseria e Nobiltà”, enfatizzando la forza espressiva della lingua scarpettiana e il ritmo incalzante del testo originale.
L’evento è a ingresso gratuito fino a esaurimento posti, offrendo così al pubblico napoletano un’opportunità imperdibile per riscoprire la grande tradizione teatrale della città e rendere omaggio a uno dei suoi più illustri autori.
Mario Conforto